ZONA FRANCA: COLLI (PSDAZ), BATTAGLIA STORICA CHE SI VINCE
SOLO NELL’UNIONE, ORA SUBITO DISCUSSIONE PROPOSTA DI LEGGE SARDISTA
– “La
significativa convergenza registrata oggi nell’aula del Consiglio regionale
anche sulla nostra proposta di legge per la zona franca della Sardegna,
rappresenta un primo forte segnale di concretezza che rilancia l’impegno unitario
e si allontana dalla tentazione delle divisioni forzose quanto strumentali, che
hanno finora contribuito pesantemente ad allontanare l’unica possibilità di
vittoria di questa storica battaglia del Popolo sardo”. Lo ha detto il
Segretario nazionale del PSd’Az Giovanni Angelo Colli, commentando gli esiti
della discussione generale in Consiglio regionale sull’esame congiunto delle
mozioni e delle due interpellanze sardiste sulla zona franca. “La discussione
odierna cade in una data particolarmente evocativa, soprattutto per noi
sardisti poiché nel mese di luglio di 25 anni fa veniva approvata la proposta
Melis di legge nazionale per l’Istituzione di un regime di zona franca nel
territorio della Sardegna. Una legga – prosegue Colli – che segnò una pietra miliare
per la storia della zona franca, e che rispondeva a delle motivazioni pratiche
ma anche politiche, come del resto è l’intento del disegno di legge n. 22 per
l’Istituzione della zona franca integrale in Sardegna che il Gruppo sardista ha
presentato appena il mese scorso agli atti del Consiglio regionale”.
Evidentemente per il Segretario dei Quattromori la coincidenza è più di un
auspicio: ”La nostra è una proposta innovativa e concreta ma ovviamente
perfettibile, su cui chiediamo un confronto leale e sereno a tutte le forze
politiche, senza trascurare, nell’immediato, di porre rimedio alla perdurante
mancata attuazione del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75, che ha
istituito le zone franche nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres,
Portovesme, Arbatax, in attuazione dell’articolo 12 dello Statuto d'autonomia
speciale della Sardegna“. Un adempimento che per il Segretario Colli “ha un
percorso tracciato molto chiaramente sia dalla mozione sardista per la Zona
franca, rivolta alle amministrazioni locali dell’Isola che anche dalla Prima
Commissione permanente che in attuazione dell'articolo 1, comma 2, dello stesso
decreto, suggeriva di valutare l'opportunità che, in sede di perimetrazione, si
ricomprendessero anche le zone e le aree industriali interne nel raggio di 120
chilometri dai porti stessi”.