mercoledì 29 aprile 2015

LAVORO, UN TAVOLO SETTORIALE PER I LAVORATORI DEL TESSILE DELLA PROVINCIA DI NUORO

- Un tavolo specifico per i lavoratori tessili della provincia di Nuoro usciti dagli ammortizzatori sociali o in scadenza: lo hanno concordato oggi pomeriggio il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore del Lavoro Virginia Mura con i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori. "Siamo pronti a ragionare positivamente del futuro e a tenere aperto un tavolo settoriale che affronti il problema, mettendo in fila i numeri e trovando lo strumento adatto per ciascuno. – ha spiegato il Presidente nell’apertura del suo intervento – I problemi complicati come questo hanno bisogno di  tavoli specifici e noi vogliamo  un progetto di sviluppo complessivo che affronti il problema nell’ambito del tavolo della Progettazione territoriale del nuorese.”
La situazione, hanno spiegato i sindacati, è drammatica: solo nell’area di Macomer, l’epicentro del settore tessile nuorese, in questi ultimi anni sono andati perduti oltre 2800 posti di lavoro. Gli ammortizzatori sociali hanno tamponato questa emorragia occupazionale, ma per tanti lavoratori anche questo ristoro è in scadenza: sono oltre 250 i lavoratori già privi di sostegno e, tra luglio del 2015 e il 2016,  e altri 500 circa usciranno dalla mobilità ordinaria e da quella in deroga. “Abbiamo intenzione, previa verifica con l’ufficio legale, di onorare l’impegno assunto dalla Regione negli anni scorsi e di reperire i fondi per garantire un altro triennio di ammortizzatori sociali ai lavoratori rimasti esclusi con l’accordo del novembre 2009”, ha garantito l’assessore Mura. “Per gli altri, - ha aggiunto l’esponente della Giunta - stiamo mettendo in campo le misure di flexicurity, l’attivazione dei “cantieri verdi” inseriti nella Finanziaria, i bandi di questi mesi come Welfare to Work e il programma Ico”.
Il presidente Pigliaru ha concluso: “Dobbiamo pensare al futuro mitigando i disastri del presente: finora sono state proposte politiche passive del lavoro, noi stiamo cercando di proporre politiche attive che consentano alle persone di lavorare. Per questo abbiamo messo a punto strumenti diversi a seconda delle esigenze, esplicitando regole e tempi. Sappiamo che i pezzi non  sono ancora tutti funzionanti ma dobbiamo spingere in quella direzione e per farlo bene abbiamo bisogno anche dell’aiuto dei sindacati e dei lavoratori."
L’incontro si è concluso con l’intesa per l’elaborazione di un documento che fotografi la situazione dei lavoratori nei vari focolai di crisi occupazionale, che verrà poi discusso nella prossima riunione, in programma entro la fine di maggio. 

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