mercoledì 14 dicembre 2011

La USB vuole la salvaguardia dei posti di lavoro

La USB  nella persona  del segretario  Vittorio Verrascina
 è fortemente preoccupata per la situazione dei collegamenti marittimi La Maddalena-Palau e viceversa, causata dalla perenne incapacità e immobilismo della giunta Cappellacci.<< Troviamo incomprensibile- scrive - la soluzione paventata dall'assessore ai trasporti Solinas, con il noleggio temporaneo di due navi per tamponare la perdita di corse e marittimi ex Enermar, in attesa della solita promessa di indire un bando pubblico per l'assegnazione delle corse residuali.>> A  suo  giudizio
sarebbe meglio impegnare queste risorse economiche per la già esistente compagnia pubblica Saremar SpA, la quale da cinque anni attende la restituzione di sette corse e conseguenti equipaggi, la stabilizzazione del precariato storico e pluri-decennale fino a oggi impedita proprio per motivi finanziari.

Ma se è veramente così perchè i finanziamenti invece ci sono per queste due navi con gestione separata? Evidentemente non si tratta di problemi di bilancio ma di mancata volontà politica, quella che fino a oggi ha causato un indebolimento del servizio pubblico con forti disagi per gli utenti che hanno visto aumentare negli ultimi anni anche il costo del biglietto, ma anche penalizzante per i marittimi Saremar che in modo illegale stanno subendo un aggravio di lavoro fino a 14 ore giornaliere!
<<Ribadiamo ancora una volta, che l'unica nostra preoccupazione deve essere la salvaguardia dei posti di lavoro e non della presenza di una compagnia privata che decide di abbandonare La Maddalena e i suoi dipendenti.
La soluzione migliore da sempre sostenuta dalla nostra O.S. è il mantenimento dei livelli occupazionali, come in questo caso, c'è la possibilità di rafforzare la compagnia pubblica Saremar, con contratti garantiti Fedarlinea con mezzi navali idonei ed efficienti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legge.
Le corse fino al 31 Ottobre coperte dalla compagnia Enermar, possono essere reintegrate dal servizio pubblico Saremar insieme ai suoi dipendenti oggi rimasti senza lavoro. Questa soluzione potrà essere un beneficio per la qualità dei collegamenti, per gli utenti, per l'economia del paese e per chi oggi ha paura di non riavere il suo posto di lavoro.>> Peone

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