Con l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Comunale della deroga alle altezze degli edifici, la costruzione delle case popolari a Moneta sembra ormai cosa fatta. Un parto difficile se si pensa che fu addirittura l’ex Presidente della Giunta Regionale Renato Soru nel lontano 2005 a stanziare i primi cinque milioni all’indomani dell’annuncio dell’addio della Marina USA. Il progetto venne poi rimodulato dal ciclone G8 che prevedeva la costruzione della case all’interno del complesso Sauro Faravelli con un aumento del fondo e con l’intento di alloggiare una parte degli inquilini delle case ex difesa ora in proprietà della Regione. Naufragato il G8 decadde anche quel progetto. Solo ultimamente la Giunta di Ugo Cappellacci ha deciso di dare l’impulso decisivo al corso dell’opera, che trova fondamento giuridico anche nell’ordinanza firmata da Mario Monti all’inizio di quest’anno. AREA ora protrà bandire la gara per l’appalto dei lavori la cui progettazione, che esiste da tempo, prevede la costruzione di 50 alloggi di cui 30 da assegnare a canone moderato e 20 a canone agevolato. Un ultima variante al progetto ha predisposto la costruzione di ulteriori 12 alloggi da assegnare, in deroga alla graduatoria, alle famiglie attualmente residenti nella stecca del Vaticano che verrà inglobata definitivamente dentro il sito dell’ex Arsenale. Tutti gli altri appartamenti verranno messi a bando con le procedure di assegnazione previste da AREA. Le unità immobiliari, che verranno costruite nella spallata a ridosso delle scuole di Moneta, verranno edificate con materiali ecocompatibili e sono dotate ognuna di garage esterno e giardino privato. Una speranza per le molte famiglie maddalenine che non hanno una casa e sono costrette a pagare affitti spesso esosi.Peone