mercoledì 16 gennaio 2013

Votato all'unanimità il documento contro l'ASL per il taglio all'ospedale


Dopo cinque  ore  di discussione  e di interventi , da parte delle persone , ospedalieri , sindacalisti , gruppo socio cristiano che aveva  già preparato le controproposte e consiglieri  di minoranza e maggioranza, alle 19.40 circa  è stato partorito il documento sulla  proposta dell’atto aziendale preliminare deliberato il giorno 28 dicembre 2012 al n.3598 dalla ASL 2.Il consiglio comunale, infatti ,  rigetta l'atto aziendale proposto dalla ASL 2 di Olbia, e da mandato al sindaco di richiedere la sospensione dello stesso al fine di addivenire ad una sua rimodulazione concordata. I motivi  sono diversi e primo fra tutti si è saputo  che la redazione del documento aziendale non é stata preceduta da una consultazione delle Istituzioni locali e dei territori.Il documento parla  sul tema dell'insularità che  pur essendo stato menzionato nello stesso atto aziendale come una specificità, non preordina effetti conseguenti a una tutela adeguata della salute dei cittadini Isolani così come previsto dai livelli essenziali di assistenza e dai parametri della Legge Regionale n.385 del 17 ottobre 2012 che al comma 4 dell'art.4 che  fa salvo l'ospedale di La Maddalena dall'applicazione dei principi previsti dal decreto legge Balduzzi e ribaditi nella legge regionale stessa.Nel  documento  viene  ricordato che il presidio ospedaliero Paolo Merlo di La Maddalena é già stato oggetto di una riorganizzazione complessiva nel 2006, che ha ridotto e soppresso funzioni e servizi in un ottica concordata dal comune con l'amministrazione regionale, la quale avrebbe dovuto comportare nel contempo una migliore offerta sanitaria alla cittadinanza articolata sul potenziamento delle funzioni fondamentali che attengono a risposte compiute nel settore dell'emergenza urgenza. Viene criticato  anche << la semplificazione con cui vengono ridotti i posti letto, la prevista soppressione del punto nascita, la composizione e scomposizione di alcuni settori strategici dell'ospedale, il mancato potenziamento dei servizi medici territoriali che costituiscono il presupposto per la deospedalizzazione che sono inaccettabili e inadeguati alle esigenze della collettività.>>peone

 

 

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