sabato 12 gennaio 2013

Ancora critiche alla ASL


 

 

Noi  si ferma l’onda della protesta da parte  dei cittadini e dei partiti dopo la decisione della ASL di tagliare i servizi del Paolo merlo . Oggi , a nome del direttivo , cittadino del Partito Democratico ,la segretaria Veronica Corso, esprime forte preoccupazione per l’atto aziendale della Asl, che è l’ennesimo duro colpo ad una comunità che sta attraversando una delle fasi più difficili della propria storia. <<Si tratta di tagli che possono rappresentare l’anticamera di un drastico ridimensionamento del Paolo Merlo.Lo  spirito di maggiore razionalizzazione, efficienza e risparmio che deve animare tutta la pubblica amministrazione non può procedere con una logica da pallottoliere quando sono in gioco il fondamentale diritto alla salute e  l’equita del trattamento sanitario.>>Lo impone , soprattutto la  specifica condizione di insularità, acuita dal peggioramento della situazione dei collegamenti marittimi, che è un fattore decisivo che non può essere quantificato in una mero calcolo ragionieristico.>>Chiudere il Punto Nascite – afferma Corso -significa anche simbolicamente negare il diritto al futuro di questo territorio.
 Esprimiamo gratitudine al personale e alla dirigenza del Paolo Merlo che, lontano dai riflettori, si prodigano per garantire un buon servizio ai cittadini ma serve un forte impegno della politica affinché ci sia il necessario ricambio quando molti andranno in pensione.La Regione deve riorganizzare con un nuovo modello il sistema dell’offerta sanitaria nelle isole mettendo al centro i reali bisogni dei cittadini.Mentre nell'immediato la sezione cittadina del Patito Democratico chiede all'amministrazione comunale di farsi parte attiva presso tutte le sedi istituzionali per evitare che venga depotenziata la struttura del Paolo Merlo e rivolge un appello a tutte le forze politiche e sociali dell'isola affinché si uniscano in questa vertenza.

 

Il nostro è dunque un no convinto al piano dei vertici della Asl sull’Ospedale. Allo stesso tempo riteniamo serva un progetto di lungo respiro che ripensi la presenza e il ruolo di questo prezioso e fondamentale presidio nella nostra isola, guardando oltre l’emergenza di questi giorni e programmando il futuro.Riteniamo che la Regione, titolare della sanità, debba approvare un piano sanitario specifico per le isole minori, per una programmazione integrata con il territorio che consideri le criticità e preveda interventi mirati a cominciare ad esempio da degli incentivi per il reclutamento di personale medico specializzato.

Anche Il Gruppo Socio Politico Cristiano di La Maddalena , dopo diverse riunioni , è ancor più convinto nel proseguire la sua battaglia  contro l'ASL n. 2 di Olbia per i tagli di posti letto (con graduale e progressiva chiusura dei reparti) previsti nel Piano Aziendale.
Per scendere nello specifico il Gruppo contesta l'Atto aziendale perchè, <<oltre a ridurre del 50% la ricettività del Presidio ne azzera la sua funzionalità. Tale atto trasforma tutti i reparti in "apparati" privi di identità. Questo è il presupposto per la chiusura totale dell'Ospedale nei prossimi anni. >>A  giudizio  del responsabile Vincenzo La Cava

,la proposta dell'ASL disconosce per l'Ospedale di La Maddalena e  non per  quello di Tempio, l'art. 4, punto 4, e l'art. 6, punto 3, della Legge Regionale 17.10.2012 ed altre Leggi Nazionali per cui si evince la volontà politica di trasferire, sicuramente ad Olbia, i posti letto e, di conseguenza, il personale del Paolo Merlo. In tal modo viene mortificata la professionalità degli stessi operatori sanitari obbligando i maddalenini a recarsi fuori dall'isola per usufruire di semplici interventi di base.

Tra i tanti tagli programmati si prenda ad esempio il punto nascite, che verrà soppresso sottacendo che tale provvedimento implica la chiusura totale dell'ostetricia e della pediatria. Eppure i parametri riferiti a questo settore sono superiori a quelli di Olbia e di Tempio. I dati relativi al reparto di Medicina, ora declassato, non sono del tutto corretti perchè non si tiene conto che nell'anno 2010 c'erano lavori in corso di ristrutturazione delle corsie. Il Pronto Soccorso, che doveva essere il cardine dell'intera struttura ospedaliera, viene declassato ed accorpato ad un altro servizio. La dialisi, prima connessa con il Reparto di Medicina, viene associata ad Olbia.

Mentre nei paesi limitrofi si attivano "Case della Salute" e  "RSA", a La Maddalena la RSA viene trasformata in uffici amministrativi. Chiediamo un' iniziativa unitaria di tutte le componenti della comunità isolana, Sindaco in testa, per ribaltare nella sua interezza tale Atto Aziendale. Peone

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