venerdì 15 febbraio 2013

I precari hanno incontrato il presidente del parco Bonannoo


 

Come da accordi presi in precedenza si è svolto nella sala riunioni dell’ente parco l’incontro tra il presidente Giuseppe Bonanno e una delegazione del “Movimento disoccupati e precari di La Maddalena”. Un confronto franco e sereno, quello intercorso tra il presidente e il comitato, durante il quale si è analizzato il difficile contesto socio economico vissuto dall’intera comunità maddalenina, sviluppando idee e contenuti per provare a individuare soluzioni condivise anche grazie alle opportunità legate alla presenza del parco nazionale come canale di sviluppo economico e occupazionale sostenibile. L’incontro richiesto dai rappresentanti del Movimento nel corso del sit-in organizzato nella sede dell’ente parco la scorsa settimana, è stato fortemente voluto anche dal presidente Bonanno per provare ad avviare una discussione sulle proposte concrete messe in campo dal Parco nel corso di questi anni e programmate per il prossimo futuro. Il presidente Bonanno ha ricevuto  un documento di sintesi redatto dal Movimento sulle diverse proposte progettuali che potrebbero essere utili a risollevare la situazione occupazionale dell’Arcipelago, e ne ha condiviso le impostazioni e le idee riscontrando una comune visione delle prospettive: <<Tutela e protezione dei sistemi dunali – sentieristica e cartellonistica a Caprera – manutenzione e sorveglianza delle aree pic nic e aree giochi per bambini  – attività ambientale di tutela fitosanitaria – monitoraggio ambientale>>: questi alcuni dei punti segnalati dal comitato e che potrebbero rappresentare un importante veicolo di opportunità occupazionali non stagionali.«Avevo preso l’impegno di incontrare il Comitato per provare ad avviare un confronto su temi e occasioni concrete che l’ente parco ha elaborato nel corso di questi anni e che continua a programmare per il prossimo futuro. Ho avuto la sensazione di un momento di discussione positivo in particolare per quello che riguarda un comune modo di guardare alle prospettive di sviluppo economico dell’arcipelago da parte della delegazione – spiega il presidente Giuseppe Bonanno all’uscita dall’incontro - . Le iniziative messe in campo dall’ente parco probabilmente non potranno garantire quei grandi numeri che spesso vengono promessi dai modelli di sviluppo legati alla concezione della realizzazione alberghiera, ma sono convinto che siano gli interventi legati alla valorizzazione dell'ambiente alla formazione professionale legata alla eco-sostenibilità  a garantire continuità lavorativa per il futuro.>>Dobbiamo puntare a costruire un sistema di rete complessivo in grado di sostenere l’economia del territorio a partire dalla diversificazione del prodotto e del l'offerta  ambientale. Chiaramente occorre lavorare sulla formazione e sulla specializzazione, nel rispetto dei vincoli di legge in particolare per quello che riguarda le assunzioni sulle quali è giusto non creare false e frustranti aspettative – continua Bonanno -  dev’essere chiaro a tutti che in questo momento di crisi complessiva si può uscire solo  a partire con un evoluzione di tipo culturale. Le occasioni e i progetti per i quali tante volte siamo stati presi poco sul serio, nel corso di questi anni, oggi diventano le uniche basi concrete dalle quali ripartire per provare a costruire questa rete. Il laboratorio delle Erbe officinali, il progetto Garibaldi agricoltore, il parcheggio di Stagnali, il CEA Centro di Educazione Ambientale rappresentano un insieme di riferimenti dai quali è possibile costruire possibilità occupazionali reali, è chiaro che occorre una forte volontà di superare la cultura dell’assistenza e del sostegno a tempo indeterminato da parte delle pubbliche amministrazioni. Occorre capire che il bilancio dell’Ente Parco non può coprire le esigenze occupazionali dell’Arcipelago ma può e deve rappresentare un riferimento in termini di progetti e idee innovative per provare a uscire dalla crisi».Peone

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