lunedì 17 giugno 2013

Agricoltura, organizzazioni di produttori, l’assessore Cherchi ‘Penalizzanti le disposizioni ministeriali’


 

      Le proposte ministeriali scaturite della riunione del 28 maggio scorso al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a Roma sul tema della revisione delle disposizioni nazionali dell’OCM (Organizzazione Comune dei Mercati) relativo al comparto dell’ortofrutta, non sono state condivise dall’Assessorato regionale dell’agricoltura. In sostanza il Mipaaf,  per consentire alle imprese di aggregarsi in O.P. (Organizzazione di Produttori), richiederebbe un fatturato e un numero minimo di soci troppo elevato per le potenzialità attuali delle imprese ortofrutticole della Sardegna. Dopo aver riunito a Cagliari le attuali Organizzazioni di Produttori ortofrutta della Sardegna ed avere ascoltato le problematiche da loro esposte, l’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi ha deciso di scrivere al Ministero competente e al Direttore Generale delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea: ‘Per l’ennesima volta siamo costretti ad alzare la voce per sottolineare le differenze che esistono fra la nostra regione e quelle del resto d’Italia che giustificano le nostre rimostranze. Il Governo sembra non voler capire che l’insularità, la vastità della nostra isola e la conseguente bassa densità abitativa sono caratteristiche che hanno rallentato l’antropizzazione del territorio e, se da un lato questo ha contribuito a creare il fascino selvaggio dei nostri paesaggi sia dell’interno che delle coste, dall’altro ha impedito per ovvi motivi lo sviluppo di imprese di dimensioni paragonabili a quelle della penisola per le quali anche il fatto di poter effettuare gli scambi commerciali senza dover attraversare il mare ha rappresentato un vantaggio rispetto alle nostre. Di tutto questo non si può non tenere conto e sarebbe bene una volta per tutte che il Governo non ci costringesse a  ricordarglielo ogni volta e per ogni cosa’. Nella lettera, firmata dal Direttore del Servizio Politiche di Mercato dell’assessorato, la regione,  recependo  le osservazioni scaturite dalla riunione con le O.P. del 7 giugno scorso a Cagliari, propone che invece di un minimo di 25 imprese per formare una O.P. ne siano sufficienti 20 e che per la determinazione del fatturato minimo si possa applicare una  diminuzione media del 25% sui fatturati minimi imposti dal Ministero. ‘Una maggiore aggregazione – conclude l’assessore – deve essere frutto di un processo naturale di condivisione di progetti e strategie. L’imposizione di parametri più elevati senza tenere conto delle particolarità e della crisi degli ultimi tempi comprometterebbe il cammino virtuoso iniziato anni fa dalle imprese sarde verso il traguardo’.

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