martedì 18 giugno 2013

AIRSUBSAREX OLBIA 2013


 

 


Oggi alle ore 09:15 circa la Torre di Controllo dell’Aeroporto “Costa Smeralda” ha allertato la


Sala Operativa della Guardia Costiera di Olbia per segnalare che un MD 80, in arrivo all’aeroporto di Olbia con 120 passeggeri a bordo, a causa di un motore



in avaria stava precipitando in mare a circa 8 miglia a Est da Punta Timone dell’Isola di Tavolara. Scatta




va immediatamente il dispositivo di soccorso con l’uscita immediata della Motovedetta S.A.R. CP 306 e della Motovedetta S.A.R. CP 608 destinata quest’ultima appositamente per il soccorso aereo. Successivamente sono state allertate la Motovedetta CP 273, che è stata
successivamente nominata O.S.C. (On Scene Commander) per il coordinamento dei mezzi a mare, ed il Rimorchiatore “Alessandro ONORATO”. Contestualmente veniva attivata la procedura di allerta di tutte le forze di polizia e di tutti gli Enti interessati, con la richiesta alReparto Volo Carabinieri di Venafiorita per l’intervento dell’elicottero “FIAMMA 12”, al Comando dell’Aeronautica Militare di DECIMOMANNU per l’intervento dell’elicottero S.A.R. HH212, al Reparto Territoriale Carabinieri ed al Comando Polizia Locale di Olbia per l’intervento dei rispettivi mezzi navali. Venivano allertate inoltre le Motovedetta della Guardia Costiera CP 894,CP 2116 ed il Battello veloce GC A 11, queste ultime venivano fatte attender in banchina l’arrivo del 4° Nucleo Operatori Subacquei della GUARDIA COSTIERA di Cagliari, il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato di Olbia e gli O.P.S.A. (Operatori Polivalenti Salvataggio in
Acqua) della Croce Rossa Italiana del Comitato Locale di Olbia, per eseguire il recupero in mare di eventuali superstiti. Presso la Sala Operativa della Guardia Costiera si costituiva nementre lo staff di crisi che individuava il “Molo Cocciani“ per approntare le installazioni di soccorso. La Protezione Civile del Comune di Olbia predisponeva quindi il centro mobile di
accoglienza per i superstiti del Crash Aereo simulato


con l’ausilio del Nostromo del Porto. Alle ore 10:00 circa le prime Motovedette giungevano sul presunto punto di impatto del velivolo per iniziare le operazioni di ricerca e soccorso. Dopo pochi minuti giungeva in zona anche l’elicottero dei Carabinieri di Olbia che congiuntamente alla Motovedetta



CP 306 e su disposizione della Sala Operativa procedevano all’effettuazione di uno schema di ricerca combinato. Dopo c



irca un’ora l’elicottero dei Carabinieri lasciava la zona di operazioni non prima di aver individuato alcuni superstiti su cui veniva prontamente dirottata la CP 894. Poco dopo giungeva in zona l’elicottero dell’Aeronautica Militare che effettuava il



recupero di un superstite mediante l’impiego di un aerosoccorritore p



er poi atterrare al porto industriale di Olbia. Successivamente le motovedette CP 306, CP 894, CP 2116 ed il battello GC A 11 recuperavano altri superstiti mediante il 4° Nucleo Operatori Subacquei della GUARDIA COSTIERA di Cagliari, il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato di Olbia e gli O.P.S.A.della Croce Rossa Italiana. Dopo 3 ore di ricerche si è così conclusa la terza esercitazione per
il soccorso ad aeromobile accidentato in mare denominata AIRSUBSAREX OLBIA 2013 finalizzata a testare la capacità del complesso dispositivo di sicurezza in mare, disposta dal
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto




Guardia Costiera e coordinata dalla Sala Operativa del 16° Centro Secondario di Soccorso Marittimo (M.R.S.C.) di Olbia, che ha avuto, ancora una volta, come magnifica cornice le acque della Sardegna e in particolare del


Golfo di Olbia.


All’esercitazione hanno partecipato 9 mezzi navali, 2 elicotteri, 1 rimorchiatore


nonché circa 50 persone tra forze di Polizia, Croce Rossa, protezione civile, vigili del fuoco e

servizi tecnico/nautici del porto. Il bilancio è positivo considerando il recupero di ben 5 supersiti,


di cui uno tramite verricello dall’elicottero dell’Aeronautica Militare


, interpretati da personale


militare di questo Comando grazie ai quali si sono potuti testate


i ridotti tempi d’intervento del


dispositivo di soccorso. In occasione di detta attività la Direzione Marittima di Olbia ha avuto

modo di verificare quindi con soddisfazione


l’efficacia di un imponente dispositivo di sicurezza

in mare grazie alla professionalità rivelata da tutto il personale a vario titolo impegnato.




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