sabato 22 giugno 2013

LA GUARDIA DI FINANZA DI LA MADDALENA SEQUESTRA UN’IMBARCAZIONE E 50 CHILI DI CORALLO GREZZO



  PER IL REATO DI CONTRABBANDO E COMMERCIO ABUSIVO DI PREZIOSI.

Durante un’attività di perlustrazione nel porto di Santa Teresa di Gallura (OT), i finanzieri della Sezione Operativa Navale di La Maddalena hanno notato, a bordo di un’imbarcazione da diporto modello Azimut 43, la presenza di tre involucri sospetti avvolti in buste nere della spazzatura chiuse con nastro adesivo. All’interno delle improvvisate confezioni i militari hanno rinvenuto 50 Kg. di corallo rosso grezzo di dubbia provenienza, proprio perché i quattro componenti dell’equipaggio non hanno saputo dimostrare l’origine della merce.

Dagli accertamenti svolti successivamente, i finanzieri hanno appurato che il corallo era di origine nord africana, una zona, tra l’altro, in cui è vietata, per motivi di salvaguardia ambientale, la pesca del corallo.

L’oro rosso sequestrato era pronto per essere immesso sul mercato della Sardegna, senza che nessuno dei possessori avesse assolto agli obblighi doganali.

Inoltre, le unità cinofile del Gruppo di Olbia hanno effettuato un accurato controllo per verificare la presenza di tracce di stupefacenti.

Al termine, su disposizione del Comandante della Stazione Navale di Cagliari, Ten. Col. Emilio Vitrone, i militari hanno sequestrato l’imbarcazione ed il carico di corallo del valore stimato intorno ai 50.000,00 euro, ma che avrebbe fruttato un guadagno fino a cento volte superiore, in funzione del numero di passaggi e del tipo di lavorazione degli artigiani sardi, da secoli maestri dei gioielli realizzati con l'oro rosso.

I quattro soggetti identificati sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania per il reato di contrabbando e commercio abusivo di preziosi.

Il contrabbando di corallo rosso proveniente dalle coste nord africane è un fenomeno diffuso in tutto il territorio nazionale. Nelle aree del Maghreb, infatti, viene utilizzato un sistema di pesca fortemente invasivo per l’ecosistema marino ed i prodotti raccolti vengono poi importati illegalmente in Italia.

L’impegno dei finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari è rivolto non solo alla tutela delle entrate erariali dello Stato, ma anche a salvaguardare i numerosi consumatori dell’isola che ogni anno acquistano i preziosi, prodotti di eccellenza dell’artigianato sardo.

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