- "In questi anni Roma e' stata sorda
all'urlo della Sardegna. Ora ci aspettiamo che lo Stato, che troppe volte ha
dato l'impressione di essere gomito a gomito con gli armatori, dia un segnale
chiaro e si schieri dalla parte dei sardi. Quella che stiamo conducendo - ha
aggiunto il presidente - e' una battaglia di libertà, perché i cittadini
dell'isola hanno il sacrosanto diritto di circolare per tutto il territorio
nazionale senza limitazioni di nessun genere. Permettere che restino in balia
dei capricci degli armatori significa cagionare ad un'isola come la nostra un
danno di proporzioni incalcolabile. E' come se i cittadini del Lazio, della
Toscana o della Lombardia non avessero la certezza di poter utilizzare
quotidianamente le autostrade o se fossero costretti a pagare cifre da capogiro
per utilizzarle. Se dovesse accadere un fatto simile, anche per un solo giorno,
assisteremmo sicuramente ad una rivoluzione. Non si può accettare che invece
per i sardi questa rappresenti una situazione normale e permanente. La
decisione dell'antitrust e' una clamorosa vittoria, che finalmente squarcia il
velo di omertà con cui qualcuno avrebbe voluto che fossero celate le giuste
rivendicazioni dei sardi. Ora lo Stato
dia le risposte attese dai sardi. La stagione dell'ignavia o peggio ancora
delle sponde politiche ieve finire una volta per tutte".