venerdì 14 giugno 2013

Continuità marittima, l'antitrust dà ragione alla Sardegna

 

Cossa e Dedoni (Riformatori) "Colpito il cartello degli armatori. Lo Stato

la finisca di sovvenzionare la Tirrenia che non garantisce i diritti dei sardi"

"La decisione dell'Antitrust ha sancito ciò che la Sardegna dice da tempo: gli armatori se ne infischiano della concorrenza, fanno cartello e decidono i loro profitti non sulla base di una sana gara tra compagnie ma sulla pelle e a danno dei passeggeri, sardi e non". Lo dicono il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa e il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.


"Adesso dev'essere immediatamente presa in mano la situazione per rivoluzionare una volta per tutte il sistema si trasporto marittimo", proseguono i due leader dei Riformatori. "I sardi ne hanno le tasche piene di essere presi in giro da queste compagnie che non solo non si fanno una sana concorrenza ma decidono come e quanto guadagnare a tavolino. Dunque, nessuna concorrenza su tariffe e servizi migliori ma solo aumenti e servizi scadenti che non solo ledono il diritto alla mobilità di chi abita in Sardegna ma ogni anno sferrano un durissimo colpo al turismo, affossando il settore che invece dovrebbe trainare l'economia della nostra Isola".


"E' ora che vengano davvero protette le rotte poco remunerative e sulle altre chi ci sta si metta davvero in concorrenza. Il mercato marittimo deve aprirsi e lo Stato la deve finire di sovvenzionare la Tirrenia e le risorse vengano utilizzate per una vera continuità territoriale:quella che garantisce ai sardi il diritto di viaggiare senza sentirsi in ostaggio di chi approfitta della situazione per garantirsi grandi guadagni dando un servizio a dir poco scadente

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