. “Il Parlamento ha deciso che la
soluzione all’annoso problema del Patto di Stabilità debba essere concordata
nell’ambito delle procedure stabilite dall’art. 27 della legge 42/2009. Si
chiede quindi l’immediato avvio delle procedure al fine di pervenire
all’accordo che contempli l’immediato l’innalzamento della capacità di spesa
regionale”. Così, all'indomani dell'approvazione anche alla Camera
dell'emendamento sul Patto di Stabilità, il presidente Cappellacci ha inviato
una lettera al ministro Fabrizio Saccomanni per chiedere l'immediata
attivazione del confronto, nello spirito della norma approvata, finalizzato
all'adeguamento del patto al regime delle entrate previsto per la Regione in
base al nuovo testo dell'articolo 8 dello Statuto sardo. Il presidente ricorda
che la nota del 4 aprile 2013 aveva sollecitato che in sede di conversione del
DL 35/2013 fosse approvato un apposito emendamento per consentire l’adeguamento
dei limiti di spesa regionale rilevanti ai fini del rispetto del Patto di
Stabilità interno al mutamento determinato dall’entrata in vigore del nuovo
sistema finanziario regionale.
“La
situazione socio economica isolana è drammatica e non è pensabile che si
possano eludere ancora le ragioni della Sardegna che da anni vede indebitamente
e irragionevolmente compressa la sua capacità di spesa, con ciò aggravando i
preoccupanti effetti della gravissima crisi economica e finanziaria che ha
colpito il territorio regionale”. Nella missiva il presidente chiede altresì un’apertura riguardo all’articolo 10 dello Statuto, che disciplina la facoltà regionale di concedere esenzioni ed agevolazioni fiscali, senza determinare oneri aggiuntivi a carico dello Stato.
“Nel ricordare che la bontà e la legittimità delle rivendicazioni regionali ha sempre trovato positivo riscontro nei numerosi pronunciamenti degli organi giurisdizionali – conclude Cappellacci - confido nella leale collaborazione tra le istituzioni e nella certezza che l’appello lanciato dalla Sardegna non rimarrà inascoltato, chiedo che, con la massima urgenza consentita, venga fissato un incontro per accelerare la definizione della questione”.