venerdì 14 giugno 2013

PERSONALE REGIONE: ASSESSORE FLORIS INCONTRA SINDACATI SU CORAN E FITQ


 

     La Giunta sta predisponendo le linee guida per ridefinire, attraverso  il Coran, alcune parti giuridiche del contratto dei dipendenti regionali. E’ quanto emerso nell’incontro tra l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, convocato per affrontare le problematiche del rapporto di lavoro in attesa dell’imminente insediamento del Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione Sardegna. Per quanto riguarda le funzioni del Coran, a seguito dell’entrata in vigore delle “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, è sospesa la negoziazione economica dei contratti collettivi. Infatti, fino a tutto il 2013, vige il divieto di superare il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti rispetto a quello ordinariamente spettante per il 2010 e, sempre fino al prossimo 31 dicembre, non può essere incrementato l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale. “Si è trattato di un confronto proficuo sullo stato dell’arte, sulle questioni aperte e sulle prospettive in materia di personale”, ha sottolineato l’assessore Floris ricordando che, anche nel 2013, l’Assessorato ha proseguito nell’azione di contenimento della spesa pubblica, in linea con i principi di coordinamento della finanza pubblica, attraverso disposizioni urgenti per la spending review quali riduzione degli importi dei buoni mensa, obbligo di fruizione ferie, decurtazione della retribuzione accessoria in rapporto alle assenze. Riguardo il Fondo per l’integrazione del trattamento di quiescenza, a poco più di un anno e mezzo dall’applicazione del nuovo regime, l’assessore Floris ha rassicurato sul futuro del FITQ. “Le legittime preoccupazioni dei sindacati circa la legittimità costituzionale del provvedimento  – ha detto l’esponente della Giunta Cappellacci – devono ritenersi eccessive poiché la Corte Costituzionale ha riconosciuto la piena validità del testo, ritenendone inammissibile l’impugnazione”. In particolare, l’Assessorato ha predisposto, in linea con le indicazioni della Consulta, un quadro analitico di proiezioni finanziarie, di portata decennale, riferite all’andamento delle variabili collegate ai soggetti beneficiari. Le organizzazioni sindacali, inoltre, hanno sollecitato l’adozione di misure destinate a eliminare gli effetti distorsivi della legge di riforma del FITQ proprio laddove le prestazioni maturate, con riferimento alle anzianità di iscrizione al fondo al 31 dicembre 2011, risultano superiori rispetto a quelle che si sarebbero calcolate con la precedente normativa, vanificando di fatto il principio di contenimento della spesa, cardine di tutta la riforma.

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