lunedì 19 agosto 2013

Cinghiale morto presso gli “Orti di Garibaldi”: l’Ente Parco non utilizza quella gabbia







<<Il ritrovamento presso l’area denominata “Orti di Garibaldi” di un ibrido di cinghialexmaiale morto da diverse ore all’interno di una delle gabbie utilizzata nell’ambito della campagna di eradicazione della specie sull’isola di Caprera ,non deve generare equivoci relativi alle modalità di trattamento e cura degli animali al momento della loro cattura.>> Lo ha  dichiarato il presidente del parco Giuseppe Bonanno  che aggiunge che <<

Occorre chiarire che la gabbia all’interno della quale è stato rinvenuto l’animale non era tra quelle utilizzate in questo momento dal personale dell’Ente Parco addetto al piano di eradicazione. L’animale è stato ritrovato all’interno di una gabbia non armata e sigillata con catena e lucchetto; molto probabilmente qualcuno, approfittando dei giorni di festa e perciò di una minor presenza di personale impegnato nelle ricognizioni di routine ha provato a catturare "privatamente" qualche animale attraverso la stessa. >> A giudizio di Bonanno sembra che qualcosa o qualcuno, o le stesse segnalazioni, poi, devono averli impedito di recuperare la "refurtiva". La scelta di non armare e di non utilizzare le gabbie intorno all’area in prossimità degli Orti di Garibaldi in questo periodo di festività, è stata assunta dall’Ente Parco in considerazione delle diverse attività che proprio in queste settimane si stanno svolgendo nell’area: visite guidate organizzate nell’ambito della manifestazione Discover Park.

<<Sembra assurdo che si possa anche solo pensare che il personale dell’Ente Parco possa riservare un trattamento di questo tipo a un animale – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – oltre che a vincoli di buon senso, siamo obbligati anche al rispetto di precise indicazioni normative nelle modalità di cattura e abbattimento degli animali. La gabbia che ha ospitato l’agonia di quell’animale non era utilizzata in questi giorni dal personale dell’Ente addetto al piano di eradicazione che di conseguenza era stata chiusa. Spero solo che sia un episodio occasionale e non il preludio ad azioni di boicottaggio del sistema di cattura con le gabbie. Sporgeremo denuncia contro ignoti e chiederemo alle forze dell'ordine di aumentare il livello di guardia essendo di fronte ad azioni riconducibili al bracconaggio. Se poi dovesse essere scoperto un disegno criminoso verrebbero sospese tutte le attività a cominciare dall'abbattimento selettivo ossia l'abbattimento con l'uso delle armi, questo per far capire che all'interno del Parco non sarà tollerato, se mai qualcuno si fosse abbandonato a desideri inconfessabili e ridicoli, alcun tentativo di creare una riserva di caccia>> Peone


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