giovedì 8 agosto 2013

Parla un pescatore

La notizia dell’uccisione del delfino trovato nei pressi dell’isola  di Razzoli , infilzato con un fioscina , ha scosso anche il mondo dei pescatori  che seppure , qualche  volta , proprio per la presenza dei delfini , non riescono a pescare , sono indignati dal fatto che  uccidere un animale  cosi docile , bello , socievole e soprattutto intelligente , non è degno neppure  di un killer abituato ad uccidere . Lo conferma Sergio D’Arco , proprietario della barca L’imbroglio , da tanti anni in mare  prima assieme al padre Giuseppe , ora per suo conto che afferma si , di nutrire “ odio e amore “  per questo mammifero , ma mai << avrei fatto una cosa del genere . Il gesto è proprio da criminali che  non meritano rispetto . Come si può infilzare cinicamente un mammifero che è ben voluto da tutti ,dai grandi , bambini con i  quali convive in maniera pacifica . Certo a noi pescatori la sua presenza  nelle acque in cui peschiamo , qualche volta è dannosa  , perché per andare  a trovare  da mangiare strappa le reti   arrecandoci danni notevoli .Ma non per questo siamo obbligati ad ucciderlo . Piuttosto , siccome con la presenza del delfino , in molti si creano anche lavoro , solo per farli vedere , quando nuotano e si spostano, portano i turisti sul gommone e sulle barche e gli mostrano lo spettacolo . >>Sarebbe il caso ,ora  che è successo questo fatto , che  chi di competenza come la regione ed il parco , vadano incontro ai pescatori che  vengono penalizzati proprio dal loro intervento , di riconoscergli  almeno i danni subiti  << non per questo però abbiamo il diritto  di uccidere un animale cosi tenero e dolce >> Peoen

 

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