lunedì 2 luglio 2012

Corazzata Roma tra storia e scienza, il mito del suo ritrovamento

Nel Golfo dell’Asinara è stata finalmente identificata
 una parte del relitto della Corazzata Roma,
 adagiata a circa 1000 metri di profondità 
ed  a circa 16 miglia dalla costa sarda .
 Le prime ed esclusive immagini del relitto
 sono state riprese dall' Ingegner Guido Gay
 titolare della società Gaymarine S.r.l. che da
 molti anni conduce in zona sperimentazioni
di innovative apparecchiature di esplorazione
subacquea da lui ideate e costruite. 
 Grazie all’ausilio di un sofisticato robot
 subacqueo Pluto Palla, e ad altri esclusivi
strumenti imbarcati a bordo del catamarano
 Daedalus di proprietà dello stesso
 ingegnere, il sito dove giace il relitto
della corazzata ROMA è stato individuato
e visitato.
Il personale della Marina Militare,
imbarcato per l’occasione sul Daedalus
su invito dell’ingegnere Gay, nostro connazionale,
ha verificato la inequivocabile coerenza delle
immagini, riprese per la prima volta
 il  giorno  17 giugno2012  e ripetute il 28 giugno 2012,
 di pezzi di artiglieria contraerea imbarcata
 sulla corazzata Roma.
Dopo 69 anni dall'affondamento è stato
 possibile assegnare la corretta posizione
a quello che la Marina Militare ritiene
uno dei più importanti Sacrari del mare;
la Corazzata Roma fu affondata il nove
 settembre del 1943 da un aereo tedesco
e nella quale morirono 1352 marinai,
 insieme al comandante delle forze navali
 da battaglia della regia Marina, l’ammiraglio
 di squadra Carlo Bergamini. Solo 622 furono
 i sopravvissuti.
La Gaymarine è una società specializzata
 nella progettazione e produzione di veicoli
e apparecchiature subacquee ad alta tecnologia
ed in particolare dei veicoli denominati Pluto,
che sono stati costruiti in centinaia di unità e
sono in uso in Italia anche sui cacciamine
della Marina Militare e in numerosi paesi esteri.

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