mercoledì 26 marzo 2014

IL FARO SARA' RESTAURATO -POLEMICHE

Il vecchio faro di Razzoli, acceso per la prima volta il primo marzo del 1845 per facilitare la
 navigazione nelle acque tormentate delle Bocche di Bonifacio, diventerà entro
 breve una struttura turistico alberghiera di lusso. Simile a quella già realizzata 
nel faro di Capo Spartivento  che sarà un luogo esclusivo da cui godere di un panorama
 unico al mondo. Così al posto del lume alimentato all’olio d’oliva troverà spazio 
la terrazza di una suite imperiale che allieterà le vacanze di facoltosi milionari 
venuti su nell’era della navigazione satellitare. L’amministrazione ha dimostrato, 
durante la riunione della commissione urbanistica, di essere decisa a dar corso
 alla richiesta fatta dalla conservatoria delle coste di cambiare la destinazione 
d’uso dell’immobile di Razzoli da bene ad uso pubblico a bene ad uso privato
 con indirizzo turistico alberghiero. L’Assessore all’urbanistica Mauro Bittu, 
promotore della proposta, spiega che <<nessun ente pubblico ha 4,5 milioni necessari 
per il restauro, tanto meno il comune di La Maddalena. Ragion per cui è necessario 
affidarsi ai privati per non vedere quella struttura abbandonata e prossima al crollo
.>> Diversamente la pensano i consiglieri di opposizione, infatti per Pierfranco Zanchetta 
Ha detto <<la partita dei beni dismessi deve essere affrontata in modo organico e non a macchia 
di leopardo in quanto il faro ha una valenza identitaria e non deve essere svenduto 
al miglior offerente. Oggi abbiamo il caso del faro di Razzoli per il quale la maggioranza ci chiede di 
cambiare la destinazione d’uso e farlo diventare una struttura con tre suites superlusso, 
ristorante. Però sarà gestito da terzi che prima privatizzeranno le parti di competenza di Razzoli, 
le banchine. >>.

 Massimiliano Guccini si dice <<favorevole alla valorizzazione
 dei beni dismessi, ma la Regione prima di arrampicarsi a Razzoli  dovrebbe 
immediatamente bandire la gestione dell’hotel Carlo Felice che è pronto chiavi 
in mano e vale tanti posti di lavoro”, mentre Claudio Tollis <<crede sia opportuno 
che il Comune diventi proprietario dell’immobile per ricevere un canone annuo.>>
<< Il Sindaco Angelo Comiti ha invitato tutti a “riflettere andando a studiare bene quali sono le 
linee di indirizzo della conservatoria delle coste circa il riuso dei fari.>>Zanchetta , infine , è 
convinto che 
<<Siamo in presenza di un enorme patrimonio sul nostro territorio ,da Caprera a La Maddalena 
alle isole, patrimonio che oggi è prevalentemente regionale e per il quale non c’è un progetto 
armonico di sviluppo che veda protagonisti gli operatori economici di La Maddalena, che dia 
prospettive di lavoro ai giovani, e di volta in volta ci si sottopone ad approvare una delibera che 
fa varianti al Puc, a piani di destinazione d’uso come è successo per l’Arsenale, senza che questo 
comune ne sappia niente, e tutto passa sopra la testa del comune .>>PEONE

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