sabato 13 ottobre 2012

GIOVANE ITALIA E VIS: BASTA CON GLI SCIOPERI CALDERONE, LA SINISTRA EDUCA I GIOVANI A NON PENSARE.


 

Un altro sciopero calderone a firma CGIL contro i tagli ai finanziamenti, il concorso scuola ritenuto del tutto “inutile e dannoso in questo momento”, la nuova legge sulle pensioni perché “blocca il rinnovamento di personale” e, perché no? Anche per le nuove tecnologie e per edilizia scolastica.
“L’unico dato di fatto - dichiara Pierpaolo Cassoni, dirigente regionale della Giovane Italia (PdL) - è che non si facevano concorsi pubblici nel comparto scuola da 13anni, continuando ad alimentare il cancro di precariato esasperato e senza fine. Oggi, invece, la posta in palio è di ben 22.000 posti di lavoro di docenti immessi per merito e non sindacalizzati (11.000 immessi per esaurimento delle graduatorie e i restanti per concorso), cioè 22.000 persone che non dovranno più sentirsi in debito con i sindacati per la propria cattedra. Che sia proprio questa la vera paura della CGIL e “controllate”?”
Diversa preoccupazione la esprime da Oristano Fabio Melis, responsabile regionale di Voce dell’Italia Studentesca, organo studentesco ufficiale del PdL, che dichiara:
“Gli studenti oggi in piazza protestano perché scuola e università sarebbero aziende.  E quindi? Se studiassero invece di architettare modi per saltare le lezioni saprebbero che tecnicamente sono Aziende di Erogazione, ovvero aziende che perseguono il “soddisfacimento di bisogni”, e il loro scopo dovrebbe essere quello di assumere insegnanti per formare studenti e non far iscrivere studenti e dividere cattedre per assumere e occupare insegnanti, ne, tantomeno, di permettere ai sindacati di strumentalizzare i ragazzi”
“A Nuoro – dice Giorgio Gaias, dirigente provinciale della Giovane Italia (PdL) -  pare che la protesta non in tutte le scuole abbia avuto molto successo, tutto a vantaggio dell’intelligenza degli studenti che hanno capito il tranello della CGIL e della sinistra più becera. La stessa  sinistra sempre pronta a dare la colpa ad altri nonostante sia al governo di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari. Città che non mi pare brillino”.

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