giovedì 18 ottobre 2012

Precisazioni di Tirotto

In merito all’articolo , o meglio allo svolgimento del  consiglio comunale del 15 ottobre,riguardante la soppressione del Tribunale di La  Maddalena, il neo assessore alla programmazione  Pier Franco Tirotto vuole fare alcune precisazioni, a garanzia non solo dell’operato della maggioranza, ma anche di quello degli avvocati che siedono in Consiglio.
Come ha avuto modo di comunicare all’aula, all’indomani dell’approvazione della legge di delega (settembre 2011) al Governo del compito di ridefinire la mappa degli uffici giudiziari di tutta Italia mediante un decreto delegato, puntualmente approvato lo scorso mese, lo stesso assessore  con il Sindaco e gli avvocati consiglieri si sono  riuniti per  concordare sull’opportunità di lavorare per la salvaguardia dei nostri uffici puntando sull’insularità insieme agli altri comuni aderenti all’associazione delle isole minori (ANCIM).

Quindi, alla prima riunione dell’ANCIM, convocata nell’ottobre 2011 su temi finanziari, dopo l’esame degli argomenti all’ordine del giorno l’assessore Gallinaro, ha sollecitato i commissari a votare un documento che sollecitasse il Governo a rispettare l’insularità nell’emanazione del decreto di riordino.
<<In quell’occasione -. Ricorda Tirotto- il nostro comune venne investito dell’onore-onere di redigere  per l’ANCIM un documento che esplicasse le ragioni di tutti i comuni isolani nei quali è presente un tribunale.>>
Il documento venne materialmente preparato dallo stesso Tirotto  ed inviato dalla segreteria del sindaco alla sede dell’ANCIM, precisamente al suo presidente, in data 8 novembre 2011.
<<Nei mesi successivi – riprende Tirotto -io ed il Sindaco abbiamo partecipato a tutte le riunioni ufficiali svolte sempre a Tempio insieme a tutte le altre forze politiche, sindacali ed anche religiose, per la tutela delle due sezioni distaccate in discussione, quella di Olbia e quella di La Maddalena, e per il rafforzamento della sede centrale di Tempio Pausania (molto debole secondo i parametri nazionali, tanto da essere considerata sopprimibile dallo stesso CSM), tenendoci sempre fuori da sterili lotte di campanili.>>
Quindi, a giudizio di Tirotto ,l’amministrazione comunale ha esercitato l’unico ruolo che era realisticamente esercitabile, ovvero quello di partner attivo dell’associazione dei comuni delle isole minori (ANCIM), che grazie ad isole come l’Elba, Capri e soprattutto Ischia (62.000 abitanti e 6 ben comuni), ha un peso politico in grado di influire in modo più incisivo sul  Governo di quanto possa fare il nostro Comune.
Se il risultato raggiunto, ovvero la salvezza dell’ufficio del giudice di pace in tutte le isole minori, al cospetto della soppressione di tutti (tranne uno) gli Uffici di Giudice di Pace d’ Italia, sia positivo o meno lo lascio dire agli altri, ma io mi permetto di dire che il nostro comune non dovrà spendere un solo euro del suo bilancio per l’amministrazione della giustizia, a differenze degli altri 656 comuni d’Italia che se vorranno mantenere il Giudice di Pace lo dovranno fare a loro spese, se se lo potranno permettere.
Per quanto riguarda la Sezione distaccata del Tribunale di La Maddalena, soppressa insieme a tutte le altre d’Italia, Olbia compresa, il risultato è sicuramente negativo, ma certo non per colpa degli amministratori locali che hanno fatto tutto il possibile.
<<Personalmente, come membro della maggioranza, in vista del consiglio comunale del 15 ottobre avevo preparato un ordine del giorno da sottoporre ai consiglieri per raccogliere i loro pareri e suggerimenti che puntualmente sono arrivati ed hanno portato all’approvazione di una delibera votata all’unanimità che verrà inviata per opportuna conoscenza a tutti i numerosi comuni delle isole minori (isole d’Ischia, Capri, d’Elba e Lipari) ove è presente il Tribunale.
Nella delibera si sottolineano i profili d’incostituzionalità del decreto legislativo che ha soppresso le sezioni distaccate di Tribunale, in particolare per eccesso di delega (art. 70 e 76 Cost.), in quanto non è stato tenuto conto delle direttive del Parlamento in tema di specificità territoriale del bacino d’utenza e della situazione infrastrutturale, con compromissione del diritto degli abitanti delle isole di accedere al servizio giustizia con i medesimi costi ed oneri degli altri cittadini d’Italia (art. 3 Cost.).Peone

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