sabato 20 ottobre 2012

Il “ Gruppo socio politico cristiano “critica amministrazione e ASL n 2 di Olbia

Non mollano i componenti del “ Gruppo socio politico cristiano “che anche  in questa occasione , con una nota stampa , hanno criticato  aspramente l’amministrazione e la ASL numero 2 di Olbia , proprio i riferimento al programma sanitario dell’A.s.l. n. 2 delibera N° 2723 del novembre 2011 che stabilisce <<la funzione ospedaliera di La Maddalena dovrà essere rimodulata  integrandosi con i servizi territoriali . Il progetto si incardinerà  sulla ridefinizione  della logistica  tra i due poli sanitari , quella ospedaliera  e la R.S.A . >>A giudizio  del gruppo socio politico cristiano , secondo il piano
l’ospedale ‘Paolo Merlo’ “verrà di certo ridimensionato e ridotto nel personale, obbligando di conseguenza, per l’ennesima volta, i maddalenini a utilizzare altre strutture sanitarie (traghetti permettendo)”. Le critiche  non si fermano qui e vanno avanti quando ritornano sul piano triennale che <<ci regala altre “ perle “ o meglio riduce i reparto di medicina , di oncologia  e di pediatria , progettando un’illusoria  riorganizzazione  che  , di fatto ,  non è realizzabile . Per questo –è scritto nella nota – è ora  di dire basta a questi progetti involutivi  che da anni vengono  condivisi dalle istituzioni locali  e di riappropriarci  della nostra  dignità .A  questo punto il gruppo ribadisce il suo dissenso per i programmi che penalizzano la comunità ,ponendo alle due  istituzioni diverse domande  sopratutto all’amministrazione locale se sa che <<le isole minori sono parificate alle comunità montane isolate e possono avvalersi di piani sanitari specifici”,>>ma anche se è a conoscenza che “il nostro ospedale, pur avendo una fuga di pazienti altissima (visti i reparti chiusi) ha gli stessi parametri di ricovero degli altri ospedali dell’A.s.l.”, ed ancora
perché, nonostante il piano sanitario regionale ha previsto il mantenimento delle funzioni ospedaliere di ricovero ordinario e di ciclo diurno, “l’A.s.l., d’intesa con il comune, ha concordato di ridurre l’attività ospedaliera del 25%”.Infine , dopo che  si era detto  che  l’isola  doveva avere una  corsia  preferenziale per  i piccoli  interventi chirurgici da subire  negli ospedali  di Tempio ed Olbia , perché ad Olbia  richiedono un’attesa di 180/200 giorni?. Prestazioni  che i nostri chirurghi , anestesisti  e ferristi , con la sala perfettamente funzionate , possono fare  ad occhi chiusi , ma che l’ASL  ha proibito  di farle  ? Essendo il gruppo nato per contrastare la mala politica  e per scuotere la coscienza civica  di chi ci  amministra  e di  chi è amministrato  e non avendo ancora ricevuto  risposta  alla richiesta  di effettuare  consigli   comunale aperti , richiama l’attenzione dell’amministrazione affinchè  rispetti la sovranità popolare  di modo che si possa confrontare  apertamente  su questo tema : e termina dichiarando che “il gruppo ha un piano dettagliato che potrebbe fronteggiare con successo tutte le norme restrittive che stanno per abbattersi sull’isola: spending review, legge di stabilità, piani riduttivi dell’A.s.l.”, e attende che l’amministrazione gli dia possibilità di discuterne assieme, “a norma degli articoli 41 e 42 dello statuto comunale”.Peone

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