Il consiglio
comunale convocato per venerdì, prima di esaminare il bilancio di previsione
2013, dovrà votare la delibera con la quale verranno approvate le tariffe della
Tares, la tassa che da quest'anno sostituisce la Tarsu. Il tariffario, tenuto segreto fino all’ultimo,
è stato analizzato dalla commissione bilancio giovedi e da quanto si apprende
le notizie non sono affatto buone. <<Seppure ci aspettavamo un aumento,
mai avremmo pensato che si potesse arrivare addirittura raddoppiare gli importi
con aumenti del 100% - é la dura denuncia del Consigliere Massimiliano Guccini
componente della Commissione Bilancio di opposizione, -sia per le utenze
domestiche che per le attività commerciali gli aumenti sono irragionevoli. Una
famiglia media di tre persone che abita in una casa di 90mq arriverà a pagare
360 euro l'anno, prima ne pagava 190. Bar e ristoranti dovranno pagare
rispettivamente ben 18 e 27 euro per mq. Ma la beffa maggiore- continua Guccini
-riguarda i diportisti che se prima con la Tarsu pagavano 50 centesimi al mq
sullo specchio d'acqua attribuito in concessione, ora con la Tares ne dovranno
pagare 3 euro e 60 al mq pur non usufruendo del servizio di raccolta dei
rifiuti, visto che il capitolato non prevede il ritiro dai pontili. La tassa
dovrà essere pagata in tre rate che coincideranno con i mesi di ottobre,
novembre e dicembre. <<Più volte- conclude Guccini -abbiamo chiesto alla
maggioranza di restituire ai cittadini le risorse risparmiate grazie alla
raccolta differenziata che per gli ultimi tre anni ammontano a oltre 300.000
euro. Non ci hanno ascoltato. Faremo un ultimo appello nel prossimo consiglio comunale
sperando di condividere questa teoria per scongiurare il forte aumento. E’
triste osservare che come al solito i maddalenini sono i più tartassati, basti
pensare che, tariffario alla mano, ad Arzachena si paga esattamente la metà
rispetto a quanto si paga a La Maddalena.>> Insomma, nel mezzo di una
stagione estiva che dal punto di vista delle presenze turistiche non promette
niente di buono arriva la pessima notizia di un’ulteriore imposizione fiscale
che non lascia presagire nulla di buono per famiglie e attività commerciali.Peone