martedì 20 marzo 2012

L'indennizzo delle servitu militari vanno utilizziati per le opere pubbliche

Il comune di La Maddalena riceverà due milioni di euro dallo stato quale indennizzo per la presenza di servitù militari sul territorio per gli anni dal 2005 al 2009. La notizia dello sblocco dei fondi risale alla settimana scorsa. Sulla destinazione di questi fondi interviene il gruppo consiliare Montella che dopo l’uscita di Gaetano Pedroni è ora composto dallo stesso Luca Montella e da Massimiliano Guccini. Scrivono i consiglieri d’opposizione, in una lettera indirizzata al sindaco Angelo Comiti, che <<il Dlgs n. 66 del 15 marzo 2010  all'art. 330 dispone che questi fondi vengano utilizzati per la realizzazione di opere pubbliche ma anche di servizi sociali.>> Proprio per questo motivo, considerato che <<sono numerosi i cittadini di La Maddalena disoccupati a causa della grave crisi economica-chiedono -che siano poste in essere azioni per il lavoro e l’occupazione anche con l’obbiettivo di tutelare il patrimonio pubblico e curare il territorio.>> I consiglieri intendono sfruttare alla lettera la legge quando parla di servizi sociali. Infatti sostengono che <<si deve far  rientrare nei servizi sociali le attività di social work, come sono definite in gergo tecnico, ossia le attività di assistenza e di sostegno dirette verso soggetti che soffrono, per le più svariate cause, di - più o meno intense - forme di deprivazione e marginalità sociale dovute alla perdita del lavoro.”>> Sembra di capire che gli stessi puntino alla costituzione immediata di cantieri comunali per far fronte all’emergenza dei senza lavoro che a La Maddalena sono tantissimi e di tutte le età. Basti pensare che ultimamente per cinque posti hanno fatto la domanda più di centottanta persone. Peone

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