Dalle prime ore della giornata di lunedì 07 Aprile u.s. fino alle prime luci dell’alba di oggi è stata effettuata un’Operazione Complessa, coordinata dal 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia, di verifica sulla filiera della pesca ed incentrata, principalmente, sulla tutela del consumatore finale e sulla verifica del rispetto degli stock ittici sottoposti a particolare tutela.
Coinvolte, come sempre, tutte le Capitanerie e gli Uffici Marittimi del Nord Sardegna che hanno dispiegato i loro uomini e mezzi per le attività di verifica a terra e a mare per un’intensa e capillare azione di controllo nei vari stadi di commercializzazione dei prodotti ittici, dal momento della pesca, passando per i grossisti, per finire alle verifiche in tavola.
L’attività di controllo e repressione dei comportamenti illeciti ha prodotto, sin dai primi momenti, risultati di rilievo:
ad Olbia, nella serata di martedì 08 u.s., sono stati rinvenuti, all’interno di un TIR prossimo ad imbarcare sul traghetto in partenza per Livorno, 410 Kg. di mitili (Mytilus Galloprovincialis), allevati da una nota cooperativa della città, riportanti sul bollino di controllo la data del giorno successivo. Di questa particolare fattispecie, profilandosi la frode in commercio, è stata prontamente messa a conoscenza la competente Autorità Giudiziaria, la quale ha disposto il sequestro del prodotto che, nella giornata odierna, verrà sottoposto al vaglio veterinario della locale ASL per l’eventuale donazione in beneficenza. Il produttore dei mitili è stato pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode in commercio ex art.515 del Codice Penale.
Il personale militare della Capitaneria di Porto Torres, durante l’attività esperita, sono stati rinvenuti, nei pressi di Sassari presso un locale esercizio commerciale, circa 25 colli contenenti complessivamente oltre 500 kg di Polpi (Octopus Vulgaris), di provenienza extraeuropea, scaduti da oltre 5 anni. Per quanto sopra i militari intervenuti hanno provveduto all’immediato sequestro del prodotto per la sua successiva distruzione nonché all’elevazione del Verbale Amministrativo nei confronti dell’esercente pari a € 3200 per la violazione dell’art. 10 bis del D.lgs 109/1992 punito dall’art 18 del medesimo decreto.
Infine, nella giornata di mercoledì, i militari della Capitaneria di Porto di Olbia sono stati attivati da una segnalazione della Polizia Locale che, dopo aver fermato per consueti controlli stradali un furgone con rimorchio privo di targa, di proprietà di pescatori professionisti provenienti dalle zone del cagliaritano, ha rinvenuto a bordo dello stesso la un cospicuo numero di ricci di mare (Paracentrotus Lividus). Esperiti gli opportuni controlli i militari intervenuti, hanno constatato la presenza di un numero di ricci pescato superiore al quantitativo previsto dal Decreto dell’Assessore Regionale all’agricoltura e riforma agropastorale n°1967/DecA/67 del 29 ottobre 2013, che ha individuato il Calendario di pesca del riccio di mare che consente la cattura dal 1 Novembre 2013 al 4 Maggio 2014. Pertanto i ricci in esubero sono stati sottoposti a sequestro e successivamente reintrodotti in mare mediante un mezzo nautico dipendente ed il pescatore professionista veniva sanzionato con un verbale di € 4000 per la violazione del citato Decreto. La suddetta attività a testimonianza della sinergica attività di controllo effettuata, in questo caso, congiuntamente al personale del Corpo di Polizia Municipale di Olbia.
Le attività di controllo, esperite per l’intero arco delle tre giornate, hanno visto e vedono impegnati più di 50 militari che, come sempre, agiscono al servizio del cittadino per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca.
DIREZIONE MARITTIMA – GUARDIA COSTIERA DI OLBIA UFFICIO RELAZIONI ESTERNE
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