sabato 26 aprile 2014

18esimo giorno di sciopero

Oggi è il 18 esimo giorno  di sciopero che i dipendenti della DiSardegna stanno effettuando in attesa  di buone  notizie  che  però non arrivano , ma che  continueranno sino a che non si raggiungerà l’accordo finale . Ad assistere i lavoratori il sindacato della  Filcams Cgil che al momento,  ed a fronte, dello sciopero in atto, ha fatto diverse richieste di incontro che però  sono rimaste senza risposta. <<Abbiamo.-ha detto Giusy Pittalis -  anche formulato un piano di rientro delle competenze dei lavoratori  e a fronte di una iniziale disponibilità non c’è stata nessuna accettazione ufficiale.Allo stato attuale, stiamo insistendo per far si che l’azienda, che ha aperto una procedura di cassa integrazione straordinaria la applichi a zero ore e non con riduzione parziale  a tutti i lavoratori di La Maddalena, per far si che visto il mancato rilancio, gli stessi non stiano senza salario.>>Infatti malgrado l’azienda continui a ribadire che intende rilanciare il punto vendita, al momento non ha provveduto a rifornire di merce il negozio e non ha messo in piedi nessun rilancio, neanche precedentemente allo sciopero. <<Ma la situazione – prosegue Pittalis -non è diversa nei punti vendita del sassarese, dove non c’è rilancio e rifornimento di merce e soprattutto i salari sono ugualmente in arretrato.

Ci dispiace solo che a fronte della disponibilità dimostrata dalle sigle sindacali e dalla pazienza dei lavoratori per far si che l’azienda si riprendesse, non c’è stato né miglioramento e né dialogo ulteriore, tant’è che tutto tace da 17 giorni.>> La ditta aveva si incontrato qualche giorno fa i lavoratori di La  Maddalena che avevano troppo domande senza risposta, ma il tutto si è risolto in un niente.<<E pensare che nel cda della ditta c’è anche un assessore regionale, il signor  Azara  Michele, che dovrebbe essere più disponibile e disposto a dare risposte e soluzioni, visto il suo recente ruolo, ma anche lui tace.><Comunque la Filcams Cgil continuerà nella tutela dei lavoratori, non solo con l’attività sindacale ma anche legale, perché la disponibilità e il concedere tempo che non hanno portato a niente , è finito.Peone



 

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