martedì 17 gennaio 2012

Mita chiude.Otto lavoratori in cassa integrazione

La notizia era nell’aria già da qualche giorno. Ieri la parziale conferma. Dopo la Valtur anche la Mita forse non aprirà per la stagione 2012 l’albergo situato all’interno dell’ex Arsenale militare.  Una mazzata per gli ottantacinque dipendenti occupati stagionalmente dalla società che fa capo a Emma Marcegaglia. Uno shock per la popolazione maddalenina sempre più immersa nel profondo di una crisi che non lascia intravedere spiragli di ripresa. Per il lussuoso albergo disegnato da Stefano Boeri, questa sarebbe dovuta essere la terza stagione. Ma l’approssimarsi degli interventi di bonifica e la non possibile determinazione della conclusione dei lavori hanno portato gli amministratori della società che gestisce per sessantamila euro l’anno il Porto Arsenale, a contattare le organizzazioni sindacali di CGIl, CISL e UIL per chiedere l’avvio degli ammortizzatori sociali. In pratica si tratta di poter accordare al personale a tempo determinato con scadenza di contratto per fine mese “la cassa integrazione” spiega Alessandro Rulfi della CISL, “mentre per i quattro dipendenti con contratto a tempo indeterminato la modifica delle mansioni al fine di poter garantire solo a questi il proseguo dell’attività lavorativa.” Spiega il sindacalista che la società, “durante un incontro recente, ha fatto presente di non poter determinare in anticipo quanto tempo ci vorrà per ripulire i fondali, ma che al 99% sarà costretta a saltare la prossima stagione estiva.” Come un fulmine a ciel sereno la notizia ha lasciato di stucco i consiglieri comunali riuniti presso il palazzo comunale. Ora la situazione si fa sempre più grigia. Salvo colpi di scena dell’ultimo momento, per tutti questi cuochi, camerieri e facchini  la possibilità di trovare un impiego a La Maddalena risulta essere impossibile date le tante strutture chiuse. Se i sofisticati mosaici di Antonio Marras che adornano la reception dell’hotel, non saranno ammirati da nessuno, per molte persone i prossimi mesi saranno di vera crisi economica.
Mita Resort , quindi , abbandona . Le notizie  per adesso non sono ufficiali ,ma arrivando da parte dei  sindacati  della Cisl ,Cigl ed Uil che ieri  mattina  si sono riuniti negli uffici della confindustria di Olbia , sembrano confermare l’ufficialità assoluta . Infatti le OOSS  si  sono incontrati  con il responsabile amministrativo Mita  e con il consulente  di lavoro , sempre della Mita  ,che hanno però concordato un ulteriore incontro dopo che i sindacati avranno  parlato  con i lavoratori .Il motivo è perché dalla comunicazione della Mita i sindacati  sono stai informati  che a causa dei lavori  che si stanno protraendo e che  ancora non sono stati definiti  sarà difficile  che l’albergo questa stagione possa aprire  .<< Hanno messo le mani avanti  chiedendo un incontro ai sindacati – prosegue Rulfi- per la  discussione  della richiesta  della cassa integrazione in deroga  solo per i lavoratori  della sede  di La Maddalena che  sembra siano  otto . A  giorni ci incontreremo per definire il tutto .>> A giudizio  di Rulfi
<<praticamente se fanno una richiesta  di cassa integrazione ,per quest’ anno ,è difficile che apriranno ,anche  se lo stanno facendo per  conservare i posti  di lavoro .Questo  tipo  di soluzione  l’ha prospettata proprio il consulente  del lavoro ,segno tangibile che le intenzioni sono quelle  di non riaprire  l’albergo >>Poenen

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