martedì 16 luglio 2013

Ci potrebbe sessere un possibile sforamento del patto di stabilità da parte del comune


Le voci che incalzano ormai da tempo circa un possibile  sforamento del patto di stabilità da parte del comune di La Maddalena sembrano ora trovare fondamento.  Sono i consiglieri di opposizione Luca Montella, Massimiliano Guccini e Claudio Tollis a rendere pubblica una nota del segretario comunale rilasciata a margine di una spinosa determinazione dell’ufficio tecnico. L’atto è relativo al conferimento d’incarico per il progetto di revisione del piano particolareggiato del centro storico a due professionisti locali, il cui iter formativo è stato più volte cassato dal segretario comunale con parere sfavorevole, ma che ora viene licenziato dalla stessa ,con postille che lasciano intendere il perdurare di problematiche, l'ultima delle quali, come si può leggere, fissa paletti insormontabili avvertendo  i proponenti che <<.. il pagamento è vincolato ai limiti di finanza pubblica (patto di stabilità interno) e che al momento risulta un saldo negativo pari a € 2.000.000,00.>> Attacca Montella: <<è il fallimento finanziario e politico dell'amministrazione. Non bastava quel che è accaduto in questi anni, ora le spese senza copertura e la mancata realizzazione delle opere vanno a braccetto per certificare lo sfondamento del muro del patto di stabilità per oltre due milioni. Quando il paese sprofonda nel buio più completo e gli uffici stessi si contrappongono sulla regolarità e sulla opportunità di assumere certe iniziative, vuol dire che vengono a galla le scollature sia fra gli assessorati che fra gli uffici che non si può più far finta di ignorare. Un altro bilancio approvato ben che vada ad agosto e dal prossimo anno non si potrà più spendere una lira.>> Per Massimiliano Guccini <<Si tratta dei classici nodi che vengono al pettine. Dopo otto anni di disastrosa amministrazione è arrivato il momento della resa dei conti, conti che però non tornano. Come minimo sindaco e assessori dovrebbero rinunciare immediatamente al loro compenso o rassegnare le dimissioni.>>  Anche Claudio Tollis afferma << che i cittadini devono sapere che tradotto nella realtà, il disastro economico-finanziario che hanno creato, significherà che non potrà nemmeno riparare una semplice buca stradale, figuriamoci le grandi opere promesse in campagna elettorale.>>Peone

 

 

 

 

 

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