La questione
Valtur passa nell’arcipelago come un classico temporale estivo. Dopo i fulmini
e tuoni dati dall’annuncio della chiusura arriva subito il sole caldo dato
dalla notizia dell’apertura del villaggio dal 27 di luglio. Ma cosa sarebbe
accaduto dal punto di vista economico in caso di perdita della stagione?
Sicuramente non tutti i quaranta e piu’ addetti stagionali avrebbero trovato
lavoro. All’indomani della falsa partenza in molti hanno bussato ai pochi
alberghi dell’Isola per proporsi per qualsiasi impiego venendo ricambiati con
la classica frase: “Siamo al completo”. In molti hanno preso il traghetto per
cercare fortuna al di la del mare. Diversi avevano già perso ogni speranza,
specie quelli con mansioni più umili e meno qualificati. Ora a stagione già
iniziata tutti sono felici ma anche preoccupati. Infatti la gioia per la
ritrovata prospettiva lavorativa si scontra con l’angoscia di non poter
raggiungere la quota di 91 giorni lavorativi che rappresenta la soglia minima
per poter ottenere la cosiddetta mini aspi, la ex indennità di disoccupazione
con requisiti ridotti. Prima della riforma Fornero bastavano 78 giorni. Per
ottenerla dovrebbero firmare un contratto con scadenza al 30 ottobre. Molto
difficile. Pure per l’indotto un sospiro di sollievo. Anche se il turista
Valtur spende di solito le sue giornate dentro il villaggio di fronte
all’isolotto Roma e non è avvezzo allo shopping per le vie del centro, comunque
parte dei rifornimenti vengono garantiti da alcune attività economiche
dell’arcipelago. Girano poi alcuni appalti importanti, tra i quali quello per i
collegamenti con l’Isola madre, garantito da armatori locali e quello per il
ritiro della spazzatura mutuato dalla società che gestisce il servizio per
conto del Comune. Più di tutti comunque rasserena la notizia dell’acquisizione
del villaggio da parte di un marchio. Questo dovrebbe mettere al riparo da
eventuali altri
temporali estivi.A ringraziare la Fisascat CISL, in particolare la segretaria
Eleonora Careddu, e il segretario regionale Marco De Murtas;sono i
lavoratori del villaggio di Santo Stefano, in quanto si sono attivamente prestati, nel seguire i lavoratori dal momento dell' annuncio della chiusura del villaggio a maggio. La fisascat cisl ha anche inviato a Roma una delegazione che si è incontrata col Ministro del turismo composta da ; Maria Giovanna Guiso, Miriana Cucina,Speranza Mureddu, accompagnati da una delegata di La Maddalena .Per adesso sono 10 le persone tutte maddalenine che verranno assunte con personale addetto alle cucina , camere e lavanderia .Peone